400 ostacoli
La disciplina dei 400 metri ostacoli ha radici profonde nel mondo dell’atletica leggera e si è sviluppata nel corso del tempo, passando attraverso fasi di perfezionamento tecnico e miglioramento delle prestazioni.
I primi riferimenti, infatti, risalgono all’antica Grecia, dove si disputavano gare di corsa con ostacoli fatti con tronchi d’albero o massi.
In tempi moderni, i 400 metri ostacoli sono stati inseriti nel programma olimpico maschile ai Giochi Olimpici di Parigi nel 1900. Mentre le competizioni femminili si sono svolte per la prima volta a Los Angeles nel 1984.
Nel mondo dell’atletica leggera i 400 metri ostacoli hanno il dono di catturare l’attenzione grazie alla loro combinazione di velocità, resistenza e agilità.
Questa specialità unisce la corsa veloce alla capacità di superare ostacoli posizionati lungo la pista, richiedendo agli atleti una straordinaria abilità tecnica e un notevole spirito di resistenza.
Nel corso degli anni, numerosi atleti eccezionali hanno solcato la pista dei 400 metri ostacoli, stabilendo record che rimangono ancorati nella storia dell’atletica leggera. Nomi leggendari come Edwin Moses, Kevin Young e Kerron Clement per gli uomini e Sally Gunnell, Melaine Walker e Dalilah Muhammad per le donne, hanno segnato epoche diverse, ciascuno lasciando un’impronta indelebile nella disciplina e scrivendone la storia.
Il record mondiale maschile dei 400 metri ostacoli è di 45.94, stabilito ai Giochi olimpici di Tokyo del 2021 dal norvegese Karsten Warholm.
Per le donne la detentrice è la statunitense Sydney McLaughlin, vincitrice dei Campionati mondiali di atletica leggera di Eugene del 2022 con il primato di 50.68. Invece, a livello europeo il record l’ha stabilito Femke Bol alla Diamond League 2023 di Londra con 51.45.
La prima donna: nel 1984, durante la prima competizione femminile, trionfò la marocchina Nawal El Moutawakel, diventando la prima campionessa olimpica nonché la prima donna proveniente da una nazione islamica a vincere una medaglia d’oro olimpica.
Il record: lo statunitense Edwin Moses ha stabilito la più lunga serie di imbattibilità nella storia dell’atletica. Per 9 anni, 9 mesi e 9 giorni (dal 1977 al 1987) è stato invincibile collezionando 122 vittorie, un titolo Mondiale, un titolo Olimpico e due record mondiali.
Gli ostacoli: se il numero degli ostacoli è identico sia per la competizione maschile che femminile, ed è pari a 10, a cambiare è l’altezza degli ostacoli, 91 cm per gli uomini e 76 per le donne.
La disciplina dei 400 metri ostacoli ha radici profonde nel mondo dell’atletica leggera e si è sviluppata nel corso del tempo, passando attraverso fasi di perfezionamento tecnico e miglioramento delle prestazioni.
I primi riferimenti, infatti, risalgono all’antica Grecia, dove si disputavano gare di corsa con ostacoli fatti con tronchi d’albero o massi.
In tempi moderni, i 400 metri ostacoli sono stati inseriti nel programma olimpico maschile ai Giochi Olimpici di Parigi nel 1900. Mentre le competizioni femminili si sono svolte per la prima volta a Los Angeles nel 1984.
Nel mondo dell’atletica leggera i 400 metri ostacoli hanno il dono di catturare l’attenzione grazie alla loro combinazione di velocità, resistenza e agilità.
Questa specialità unisce la corsa veloce alla capacità di superare ostacoli posizionati lungo la pista, richiedendo agli atleti una straordinaria abilità tecnica e un notevole spirito di resistenza.
Nel corso degli anni, numerosi atleti eccezionali hanno solcato la pista dei 400 metri ostacoli, stabilendo record che rimangono ancorati nella storia dell’atletica leggera. Nomi leggendari come Edwin Moses, Kevin Young e Kerron Clement per gli uomini e Sally Gunnell, Melaine Walker e Dalilah Muhammad per le donne, hanno segnato epoche diverse, ciascuno lasciando un’impronta indelebile nella disciplina e scrivendone la storia.
Il record mondiale maschile dei 400 metri ostacoli è di 45.94, stabilito ai Giochi olimpici di Tokyo del 2021 dal norvegese Karsten Warholm.
Per le donne la detentrice è la statunitense Sydney McLaughlin, vincitrice dei Campionati mondiali di atletica leggera di Eugene del 2022 con il primato di 50.68. Invece, a livello europeo il record l’ha stabilito Femke Bol alla Diamond League 2023 di Londra con 51.45.
La prima donna: nel 1984, durante la prima competizione femminile, trionfò la marocchina Nawal El Moutawakel, diventando la prima campionessa olimpica nonché la prima donna proveniente da una nazione islamica a vincere una medaglia d’oro olimpica.
Il record: lo statunitense Edwin Moses ha stabilito la più lunga serie di imbattibilità nella storia dell’atletica. Per 9 anni, 9 mesi e 9 giorni (dal 1977 al 1987) è stato invincibile collezionando 122 vittorie, un titolo Mondiale, un titolo Olimpico e due record mondiali.
Gli ostacoli: se il numero degli ostacoli è identico sia per la competizione maschile che femminile, ed è pari a 10, a cambiare è l’altezza degli ostacoli, 91 cm per gli uomini e 76 per le donne.